Il piccolo Hans - anno XVIII - n. 72 - inverno 1991-1992

bri? Chissà se dicono lo stesso del mio Common Reader. Mi sono immersa nella lettura per 5 minuti e poi ho riposto il libro, depressa. L'addetto mi chiede «Cosa desidera Mrs. Woolf?». Dissi, una Storia della Letteratura Inglese. Ma ero talmente disgustata che non riuscivo a guardare. Ce n'erano parecchie. Ma non mi venne in mente il nome Stopford Brooke13 . Vado avanti a giocare a bocce, dopo aver vinto due partite. La nostra isola è un'isola deserta. Nessuna lettera da Meck. Niente caffè. Tra le 3 & le 4, giornali. Non si può andare avanti con Meck solo per telefono. Alcune lettere ci impiegano 5 giorni ad arrivare. I treni non sono sicuri. Si deve fare il giro da Croydon. Angelica va a Hilton via Oxford. Così, L. & io siamo tagliati fuori da tutto. John è agitato. Dice che L. ha fatto una "bravata": ma L. non ha passato la notte a Londra. E la cosa lo irrita, dice che a Londra ci andrà domani col treno. Poi, fortunatamente, ha deciso di rimandare il viaggio. Non ho nessuna voglia di passare una giornata a schivare bombe, prigioniera di un treno. La scorsa notte, tornando a casa, trovammo un giovane soldato in giardino. «Potrei parlare con Mr. Woolf?» Ero convinta che cercasse un alloggio. E invece no. Potevamo prestargli una macchina da scrivere? L'ufficiale di stanza sulla collina aveva requisito la sua. Gli demmo allora la mia portatile. Poi disse: «Mi scusi, signore, lei gioca a scacchi?». Era un appassionato di scacchi. Lo invitammo a giocare per sabato all'ora del tè. Faceva parte della difesa contraerea della vicina collina. Lo trovava noioso. Non c'era modo di farsi un bagno. Un giovanotto franco e cordiale. Chissà se è un soldato professionista? Potrebbe essere figlio, penso, di un agente immobiliare, o di un negoziante. Non ha fatto la Public School. Non è di bassissima estrazione sociale. Indagherò. «Spero vogliate scusarmi dell'intrusione». Sabato è andato anche al cinema a Lewes14 . 134

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