Il piccolo Hans - anno XVIII - n. 72 - inverno 1991-1992

Vorrei riuscire, una volta tanto, a non parlare della guerra. Ho cominciato a leggere Henry Williamson. Di nuovo, non lo sopporto11 . Domenica 15 Settembre Ancora nessuna invasione. Ci sono voci di una tentata invasione, ma le imbarcazioni sarebbero state in larga parte affondate. L'informazione è venuta da Maynard, dal Maggiore Gardner & da Percy. Oggi pomeriggio hanno attaccato Brighton. Velivoli pesanti (dei nostri) sono passati sopra di noi, eravamo nei campi. Le pecore erano spaventate. È difficile distinguere il cerchio bianco dello stemma inglese. Mabel parte domani; prego Dio che le campane della chiesa non suonino questa notte12 . Da un punto di vista domestico, domani sarà un gran sollievo, & finalmente pace & libertà di incursioni spensierate nella nostra graziosa cucina. Ci avviamo verso la nostra ultima cena preparata da una cuoca di professione, e chissà per quanto tempo non ne avremo un'altra. Sarà la fine definitiva della servitù fissa? È questa la preghiera che recito in questa amena e anarchica serata, insieme alla consueta maledizione contro Hitler. Ho trasportato legna; ho giocato a bocce; ho avanzato richiesta di recensione di Sara Coleridge, come se quelli del New Statesman fossero immortali. Lunedì 16 Settembre Bene, soli sulla barca. Giornata molto umida e procellosa. Mabel ha alzato i tacchi, con i piedi gonfi, portando giù le sue valigie alle 10. Grazie per essere stati tanto gentili, così ha ripetuto a entrambi. Potevo scriverle una referenza? «Spero di rivederla» le ho detto. Lei risponde «Oh, senza dubbio» - convinta che io pensassi alla morte. Dunque quel rapporto non facile, muto & passivo anche se 132

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