Il piccolo Hans - anno XVIII - n. 72 - inverno 1991-1992

ai tenutari degli alberghi di terz'ordine, ad esempio in Heathcote Street: un'altra notte davanti; donnacce attempate sugli usci ad aspettare, sudicie, miserabili. Bene - come diceva Nessa al telefono, quasi ci siamo. Mi sono data della codarda per aver suggerito che forse era meglio se non stavamo due notti al civico 37. Fui enormemente sollevata quando Miss P. telefonò consigliandoci di non andarci, & L. fu d'accordo con lei. Mercoledì 11 Settembre Churchill ha parlato alla radio. Un discorso chiaro, misurato, energico. Dice che stanno preparando l'invasione. Pare che, se ci sarà, sarà tra due settimane. Stanno ammassando navi & convogli nei porti francesi. Il bombardamento di Londra è certo un preludio all'invasione. La nostra maestosa città - & tutto il resto, che mi è caro - poiché per me Londra è maestosa. Il nostro coraggio & tutto il resto. Un altro attacco su Londra la notte scorsa. Una bomba a tempo ha squarciato il Palazzo. Ha telefonato John. Era in Meck. Sq. la notte dell'attacco. John dice che le nostre finestre sono rotte. Lui ha trovato alloggio da qualche parte lì in giro. Meck. Sq. è stata evacuata. Un aereo è stato abbattuto sotto i nostri occhi appena prima del tè: è successo durante la corsa di cavalli di Lewes, lì sopra; una mischia, una sterzata brusca, poi un tuffo; & una fumata densa e nera. Percy dice che il pilota è riuscito a lanciarsi. Ora ci aspettiamo un attacco alle 8.30. Comunque, che sia vero o no, di lì a poco cominciamo a sentire il rumore maledetto, che si intensifica & poi si attenua; pausa, & poi arriva di nuovo. «Sono qui di nuovo», ci diciamo, mentre eravamo seduti, io che faccio il mio lavoro e L. che si fa sigarette. Ogni tanto un tonfo sordo. Le finestre tremano. Capiamo che Londra è di nuovo sotto attacco. Oggi ho deciso, di fronte alle lacrime di Mabel (per via 127

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