Il piccolo Hans - anno XVIII - n. 72 - inverno 1991-1992

cio. «Quando la sirena ha dato il cessato allarme ho tirato un sospiro di sollievo. Ho male dappertutto.» Disse che i Jerry avevano attaccato per tre notti cercando di bombardare Kings Cross. Avevano distrutto mezza Argyll St., e i negozi di Gray Inn Road. Poi arrivò Mr. Pritchard. Accolse le notizie calmo come un'anguilla. «Hanno il coraggio di dire che questo ci farà accettare la pace!», disse: osserva gli attacchi dal tetto piatto della sua casa & dorme come un maiale. Poi, dopo aver parlato con Miss Perkins & Mrs. Jackson (una cavalletta dal sangue freddo), entrambe abbastanza serene (Miss P. aveva dormito nel rifugio su un lettino da campo), procedemmo verso Grays Inn. Lasciammo la macchina & andammo a vedere Holborn. Un'enorme voragine all'inizio di Chancery Lane. Fumava ancora. Qualche grande negozio interamente distrutto: l'hotel di fronte ridotto a un guscio vuoto. In una enoteca non c'era una vetrina salva. La gente stava in piedi vicino al bancone - aspettava, credo, che qualcuno servisse da bere. A Chancery Lane mucchi di vetro verde azzurro per la strada. Uomini che rompevano i frammenti di vetro ancora attaccati alle cornici. Vetro che si spezza. Poi a Lincolns Inn. All'ufficio N.S.: vetrine in frantumi, ma l'abitazione è intatta. Salimmo. Deserto. Acqua sui pianerottoli. Vetri sulle scale. Porte sprangate. Ritornammo alla macchina. Grande ingorgo di traffico. Il Cinema dietro Mme Tussaud squarciato: si vedeva lo schermo e parti di intonaco staccate e penzolanti. Tutte le case di Regent Park avevano le finestre rotte, ma per il resto erano intatte. Poi, miglia & miglia di strade in ordine, normali - tutta Bayswater & Sussex Square erano come sempre. Strade vuote. Facce fisse & occhi annebbiati. In Chancery Lane un uomo portava una carriola piena di spartiti musicali. La mia copisteria distrutta. Poi a Wimbledon una sirena fischiò - la gente cominciò a correre. Guidammo per vie quasi vuote, il più veloce possibile. Cavalli staccati dai carretti. Macchine ferme. Poi il cessato allarme. Penso, non so perché, 126

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