Il piccolo Hans - anno XVIII - n. 72 - inverno 1991-1992

Stavamo chiacchierando con Leslie, & Judith, & Pat Trench. Andammo a letto. Gli aerei erano molto vicini: esplosioni. Nessa dice che oggi c'era un grande incendio su Ripe. Nei campi un rumore metallico. Oggi hanno trovato delle casse piene di bombe. La scorsa notte grande attacco aereo su Londra. Oggi qui è tutto tranquillo. Quando dopo cena ho chiamato St., qualcuno si è inserito con una telefonata da Maldon. «Riduzione di servizio. La situazione sta precipitando.» La sensazione è che vi sia in corso una battaglia, una battaglia feroce. Potrebbe durare quattro settimane. Ho paura? Talvolta. La cosa peggiore è che la tua mente domani potrebbe non ripartire subito come sempre. Sì, forse è proprio l'inizio dell'invasione. È come essere sotto pressione. Un numero infinito di storie particolari. No - non ha senso che io cerchi di rendere la sensazione dell'Inghilterra in guerra. L. è andato ad accompagnare Judith & Leslie alla stazione. Finalmente saremo da soli. Nemmeno Molly verrà. Sono quasi sicura che quando mi metterò a scrivere narrativa, & su Coleridge, & non quel maledetto pezzo per gli U.S. sulla bomba, navigherò in acque più quiete4 • L. ci dorme placidamente su tutte le notti. Lunedì 2 Settembre In questi ultimi due giorni era come se la guerra non ci fosse. Solo un allarme di attacco aereo. Notti perfettamente tranquille. Quiete, dopo gli attacchi su Londra. A Charleston ieri si è riunito il Memoir Club ridotto all'osso. Sedemmo al sole. Faceva molto caldo. Mele rosse sugli alberi. Non si sentiva un rumore. La presenza di Angelica & B. produceva una vaga tensione. Maynard l'imperturbabile Maynard, come io lo chiamo, era severo, molto sulle sue, aggressivo. Parlammo delle nostre vite. Sento che la vita di Roger, quella che ho scritto io, Maynard la chiama «la vita ufficiale». «Perché ora non scrivere la sua vita reale per il Memoir Club?» (Ecco perché dico che Maynard è 122

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