Il piccolo Hans - anno XVIII - n. 72 - inverno 1991-1992

mo un rombo. Guardammo in cielo & vedemmo due aerei molto alti. Venivano verso di noi. Andammo a cercar riparo in casa. Ma essi piroettarono e Leslie vide lo stemma inglese. Allora ci fermammo a guardare - per circa cinque minuti girarono planando e poi scesero e risalirono più volte a tutto motore, come per identificarlo & essere ben sicuri - poi sfrecciarono via verso Londra. La nostra versione è che doveva essere un aereo colpito, che cercava un posto per atterrare. «Certo che era un Jerry», dicevano gli uomini che erano lì a costruire una trincea per l'antiaerea vicino al cancello. Sarebbe stata una morte tranquilla, ineluttabile, mitragliati sulla terrazza mentre giocavamo a bocce in questa bellissima soleggiata e fresca serata di Agosto. Sabato 31 Agosto Siamo in guerra. L'Inghilterra è stata attaccata. Ho avuto nettamente questa sensazione ieri, per la prima volta. Una sensazione di pressione, di pericolo, di orrore. Vita mi ha chiamato alle 6 per dirmi che non le era possibile venire. Era seduta a S(issinghurs)t. Le bombe cadevano tutt'intorno alla casa. L'attacco era andato avanti tutto il giorno. Sono troppo esausta per descrivere cosa si prova a parlare con qualcuno che potrebbe essere ucciso da un momento all'altro. Mi diceva: riesci a sentirla? No, non la sentivo. Eccone un'altra. E un'altra. Continuava a ripetere la stessa cosa, continuamente - cioè se pensavo di rimanere a disposizione per eventualmente guidare una autoambulanza - come una persona che non pensa. Aveva saputo che Christopher Hobhouse era stato ucciso da una bomba: e che Cynthia North, graziosa come una puledra, era finita sopra una mina ed era morta. Era molto difficile parlare. Ma disse che parlare le dava conforto. Poi si interruppe di colpo - «Oh, ci rimasi malissimo» - & riattaccò. Me ne andai a giocare a bocce. Una serata calda e perfettamente tranquilla. Poi si udì il rombo degli aerei. Esplosioni. 121

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