Il piccolo Hans - anno XVIII - n. 72 - inverno 1991-1992

Le fogne di Vienna non appartengono a Vienna ma all'inconscio collettivo, così come Il terzo uomo (1949) non appartiene a Carol Reed bensì a OrsonWelles. Perché quella luce di taglio che slarga gli ambienti ripiombandoli nel buio, quei fasci di luce violenta che sanno già di trappola e fuga (i riflettori dei campi di concentramento...), quei bianchi abbacinanti che riducono gli uomini a nere silhouettes - tutto il caravaggismo delle «fogne di Vienna» è assolutamente antinaturalistico e antidescrittivo (chissà poi se la scena è stata davvero girata a Vienna) e proviene direttamente da Citizen Kane per proseguire in direzione di Blade Runner. La fogna come topos cinematografico, metafora dei «rifiuti della società» (esplicitata in slogan tipo «tornate nelle fogne») è solo una parte della Grande Città Sotterranea che la cinematografia mondiale è andata delineando nella sua storia. Questa città parallela, che presuppone l'attività catacombale (clandestina, "oscura" in tutti i sensi) di intere comunità, si estende a comprendere tutti i ghetti underground (da quelli industriali del solito Metropolis a quelli informatici di THX1138, cortometraggio d'esordio di George Lucas), tutti i cunicoli faticosamente costruiti per arrivare sotto le banche o per fuggire da lager e penitenziari (Alcatraz, altro nome-simbolo), tutti i bunker preo post-atomici e, infine, il vero underground contemporaneo, la metropolitana. La metropolitana cinematografica non chiude mai, non si svuota mai, non è mai disabitata. La metropolitana, versione catacombale dei sotto-ponti di Parigi, è abitata dalle nuove tribù underground, clochards postatomici più che postsessantottini - con una loro subway ofli/e. Vivere sotto i ponti: sotto il livello della città, vicino al flusso del fiume; vivere underground: senza aria né sole, nelle condizioni asociali della catacomba e del bunker, vicino al flusso del traffico metropolitano. Il cadere in basso, lo scendere all'inferno trova qui la sua massima veste iconografi109

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