Il piccolo Hans - anno XVIII - n. 72 - inverno 1991-1992

fiore, il mare, la rosa e la scodella, il vino bevuto; fino a inseguirlo dentro il caso della «columna denarialis» del finale, che appare in una certa evidenza allucinatoria, data dall'azione contemporanea della riflessione e della rifrazione - che rappresenta visivamente un corrispettivo del pensiero preso fra la passione per l'oggetto e la necessità di una distanza razionale: come se per pensarlo non volesse cedere al ricatto di doversene distaccare. Al punto di vista della psicoanalisi per il quale le macchie e i colori, lungi dall'essere delle "opzioni" convenzionali, sono invece segni che rivelano l'esistenza di un trauma - confermato a maggior ragione dall'indifferenza dell'interscambiabilità con la quale si tende ad addomesticare i colori; a questo tipo di sguardo non può sfuggire la tesi iniziale dell'autore del Frammento sui colori, e che si presenta come il punto iniziale della successiva serie vorticosa delle manifestazioni dei colori - quasi fosse una teoria universale della generazione -, cioè che i colori si vedono «per violentiam... quod est principium coloris». Paolo Bollini 10

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