tivo vs negativo); 3. la parallela, progressiva concretizzazione (antropomorfizzazione) della figura mentale, astratta, della «pensée», la quale tende sempre più a coincidere con la figura di Nathalie - e questa a sdoppiarsi e a coincidere con quella. Ecco alcuni stralci dal testo relativi ai primi due punti: p. 90 «En me liant avec Nathalie, je puis le dire, je ne me liais presque avec personne: ce n'est pas là une parole rapetissante, c'est au contraire ce que je puis exprimer de plus sérieux sur un etre. [...] Elle était moins que toutes les autres, c'était là sa particularité, et ce moins [sottolineo], quand j'y songe, est une anomalie vraiment étrange, une surprise, un phénomène angoissant [...]». E per la terza serie di effetti (concretizzazioneantropomorfizzazione della «pensée»): p. 87 «Ce qui, parfois, dans cette pensée, m'a impressionné, c'est une sorte de dureté, la distance infinie entre son respect pour moi et mon respect pour elle. [...] Si je lui avais reconnu [alla «pensée»] ce droit de s'asseoir à ma table et de s'étendre près de moi [si ricordi, al primo e unico ingresso di J. nella camera: «elle s'étendit sur mon lit et presque aussitòt s'endormit»], plutòt que de demeurer dans l'intimité de quelques instants [...]» ecc.: ove si precisa che il legame con la «pensée-Nathalie» non è ancora totale, non è ancora giunto, nonostante la consuetudine, al suo nesso ultimo e definitivo, come si verificherà, appunto, nel corso della terza e ultima sequenza della camera-cripta. La «figura» (della «pensée», di Nathalie) permane ancora, come si legge alla fine della precedente riflessione, «sous une vitre» (p. 88). Terza e ultima sequenza della camera-cripta. Sorvolando su altri particolari (ma qual è il particolare che, in questo testo, si possa considerare minore rispetto ad altri? qual è il meno-importante e il più-importante in un testo di Blanchot? quali sono i nuclei portanti e a che titolo si definiscono tali? quale teoria narrativa non 84
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