Il piccolo Hans - anno XVIII - n. 71 - autunno 1991

biettivo verso il quale tende un'analisi. Un'analisi lavora il nome del padre con le stesse modalità con cui Darwin, che dalla lavorazione del suo cognome attraverso quello dellamoglie era stato lungamente impegnato, descrive l'azione della selezione sessuale sulle forme: dai punti, alle macchie, alle strisce, all'ornamento geometrico, agli ocelli ball-and-socket, una «geografia della luce e dell'ombra» guida la «discesa» dell'uomo fino ai vermi e al loro alfabeto naturale. Una prospettiva morfologica permette così all'analista di intendere correttamente il sogno di una paziente che sta per concludere la sua lunga analisi. Sogna che, avendo terminato l'analisi, è venuto finalmente il giorno di fare l'amore con l'analista. Lei è in trepida attesa ed ecco che nella stanza l'analista entra vestito di un pigiama a righe. Poiché formula a quel punto il pensiero che non è possibile che il suo analista indossi un pigiama così, la donna dà prova che l'amore non significa più per lei riprodurre e perpetrare l'atto che l'ha generata. D'altra parte non va mistificato il fatto che l'amore umano non perde mai interamente l'impronta alienata che gli conferisce il godimento del padre. E la vecchiaia ripristina quasi con violenza i diritti del demiurgo capostipite. È quanto si può desumere per esempio dal racconto di un ragazzo di 14 anni che ha trascorso un pomeriggio con la nonna, triste e lamentosa perché non le si permette di gestire liberamente i suoi affari. Ha subìto recentemente un piccolo intervento agli occhi che le ha restituito una visione normale. Tra le sue lamentele si affaccia però a un certo punto quella di vedere il nipote «a fasce», tutto attraversato da strisce luminose di altezza graduata. Una specie di legge misteriosa sembra permetterci così di collegare alle righe che una sola luce proietta sui corpi e sul mondo oltre all'origine della flagellazione (nel romanzo di McEwan le sorelle di Robert vengono frustate e lui stesso usa la frusta con la moglie. Una mia paziente 35

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