Il piccolo Hans - anno XVIII - n. 71 - autunno 1991

Le museau relevé, tournoyait et rodait; Une plus grand bete au milieu s'agitait Comme un exécuteur entoµré·de ses aides16 . Un eccesso di realismo anima il sadismo di questa minuziosa descrizione immaginaria. Il quadro è organizzato dall'alto in basso -a capite ad calcem - secondo la linea discendente della gravità, e secondo l'ordine che presiedeva alla ispezione medica dei cadaveri. L'attività dei «feroci uccelli», il turbinio dei quadrupedi, trasformano lo spettacolo di decomposizione in una scena di supplizio. Il becco conficcato, i becchi che castrano, sono strumenti di tortura. Assistiamo a un duello ineguale. Come in«Una carogna», la putredine è associata con la mostruosa energia animale che si prodiga sul cadavere e intorno ad esso: il registro delle figure accoppiate, del quale l'inizio della poesia ci aveva offerto numerosi esempi, raggiunge qui il suo culmine rappresentativo nella estrema asimmetria tra l'inerzia impotente e la vita malefica. L'impiccato è una figura del ricordo. Il poeta lo interpella attraverso uno spazio temporale indeterminato, a partire da un presente doloroso: 150 Habitant de Cythère, enfant d'un ciel si beau, Silencieusement tu souffrais ces insultes En expiation de tes infames cultes Et des péchés qui t'ont interdit le tombeau. Ridicule pendu, tes douleurs sont les miennes! Je sentis, à l'aspect de tes membres flottants, Comme un vomissement, remonter vers mes dents Le long fleuve de fiel des douleurs anciennes; Devant toi, pauvre diable au souvenir si cher, J'ai senti tous les becs et toutes les machoires Des corbeaux lancinants et des panthères noires Qui jadis aimaient tant à triturer ma chair17 •

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==