Il piccolo Hans - anno XVIII - n. 71 - autunno 1991

me corollario un'esasperata risonanza soggettiva. Mentre innalza l'immagine allo statuto dell'allegoria, Baudelaire la destina a un'interpretazione patetica. L'effetto di distanziazione di solito associato all'allegoria, viene qui controbilanciato dalla simpatia dei sensi. Si tratta di un aspetto importante della poesia, giacché, tra l'inizio e la fine del testo, tutto avviene non solonel registro della percezione esterna, ma anche - e soprattutto - in quello della sensazione corporea, della cenestesi. La prima quartina è contrassegnata dal sentimento di elevazione, dall'euforia del volo e della felicità del navigare. Mon coeur, comme un oiseau, voltigeait tout [joyeux Et planait librement à l'entour des cordages; Le navire roulait sous un ciel sans nuages, Comme un ange enivré d'un soleil radieux8 • I due ultimi versi, in una implorazione supplichevole, chiedono al Dio del cristianesimo una «forza» che il poeta non possiede e che lo libererebbe dalla presa del «disgusto». - Ah! Seigneur! donnez-moi la force et le courage De contempler mon coeur et mon corps sans [dégout9 • Appare chiaro come sia entro il registro della sensazione interna, tra due termini radicalmente opposti, che si è svolto il percorso della poesia. Dalla ebbrezza iniziale alla nausea finale, dal volo angelico al gemito della creatura che osserva se stessa con ripugnanza e cerca rifugio nella preghiera: quale caduta! Se abbiamo tenuto a mente il cuore e il cordame dei primi due versi, percepiremo _il cuore e il corpo dell'ultimo verso come la loro ripetizione speculare, in uno specchiooscuro. Alla allegoria che 144

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