Il piccolo Hans - anno XVIII - n. 71 - autunno 1991

bile per una ferita riportata in battaglia (dove? chiedeva la fidanzata trepidante. Te lo farò vedere. E tra i rossori di lei esibiva una mappa dell'ultima giornata di guerra): le costruzioni di difesa ripetono il luogo della fobia, ma un eccesso di costruzioni, ed è la nevrosi, condanna a un lavorio che non lascia posto al lavoro, a una tecnica che inibisce l'uso della tecnica, occupando, in fondo all'orto, tutto lo spazio disponibile. È la doppia valenza del dove che distingue nevrosi e psicosi dalla perversione. La prima sposta il coito su un campo di battaglia, la seconda soffre dell'esplosione della guerra, una ha avuto la sua mappa, l'altra la rimpiange e ne cerca un sostituto. La perversione gode del coito, e i possibili atti devianti servono solo a preservare il segreto di quel godimento. Se il nevrotico ha un altro padre, e lo psicotico soffre di essere figlio del godimento di quello vero, il perverso vi si alimenta. La sua è una vera famiglia, padre madre e figlio, e mai l'abbandonerà. Il continuum familiare è il contesto in cui procede senza interruzioni, assenza mascherata da continue finte interruzioni interrompere i rapporti le amicizie i simulati amori l'analisi, nel suo presenziare al godimento. Se non genera a sua volta, è per preservare il proprio stato di figlio, ma lo eccita che l'atto sia generativo: è la difesa della famiglia a oltranza. Questo supporta il suo tono moraleggiante che ha preso il posto dell'etica. Ma quell'unica scelta infantile per la verità può anche non rimanere unica. In realtà, il perverso "può" scegliere ancora. E un mio giovane analizzante, tra tanti che fuggono appena gli si svela che mentono, l'ha fatto, e allora l'interruzione consiste nel restare, si depone la buona ragione di cui si è assunto l'analista a testimone e appare la possibilità di una verità diversa che consente di ripercorrere la vita. Dal primo capitolo all'ultimo che dice così: «Che si deb12

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