Il piccolo Hans - anno XVII - n. 69 - primavera 1991

via rilevate, e identificate. Posso anche anticipare che proprio nella forma dello scioglimento della storia tale carattere si farà, tecnicamente, visibile. Funzioni della tecnica narrativa In partenza, non è superfluo prendere atto del particolare schema narrativo adottato da Balzac in Une passion dans le désert: che è poi quello, a lui abbastanza familiare, del racconto dentro il racconto, di un racconto secondo incistato all'interno di un racconto primo. I rimandi che vengono alla mente sono quelli di Sarrasine e della Grande Bretèche. Anche se, rispetto a Sarrasine, il racconto primo o inglobante di Une passion è molto più esiguo, una semplice cornice, esso ha un punto di contatto essenziale con la storia della Zambinella: in entrambi i casi il «racconto contenuto» ha il carattere di pegno erotico. Esso viene offerto dal suo emittente (addirittura, in Une passion, dal suo estensore - il narratore extradiegetico, per usare la terminologia di Genette, mette in carta la «confidence du soldat», la vicenda quale gli è stata raccontata dal protagonista) come mezzo per ottenere alla fine i favori della donna incuriosita - intento peraltro mancato, in Serrasine, come ognuno sa. Ma è proprio tale funzione di medium libidico deferita al racconto a connettersi, non casualmente, con i contenuti, ossia con i significati ultimi dei due testi: che peraltro riguardano entrambi qualcosa di eccezionale nell'ordine della passione, o come direbbe Balzac, di surnaturel. Livellodiegetico e livellometadiegetico, che è appunto quello della vicenda del soldato e della pantera; racconto a sua volta, rispetto al primario, omodiegetico, giacché concerne un personaggio di quello... come vedete sto baloccandomi un po' con la terminologia genettiana, ma solamente per sottolineare che qui la scelta delle forme narrative ha a che fare con ciò che viene raccontato: in9

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