Il piccolo Hans - anno XVII - n. 69 - primavera 1991

volta, il parricidio, l'incesto e la nascita del senso di colpa. La curiosità, venata di angosciosa solidarietà, che ci fa particolarmente indugiare, al circo o allo zoo, intorno ai recinti dei primati, se è in apparenza suscitata dalla nostra meraviglia per la loro straordinaria mobilità, in sostanza deriva soprattutto dalla più o meno oscura consapevolezza di una condizione originaria che, sia pure nel diverso destino, ci accomuna a questi pavidi ed irrequieti animali; cosicché non ci riesce difficile interpretare quella curiosità come volta a ritrovare le testimonianze della nostra preistoria, i connotati della lontana parentela. Risulta dunque che le piccole orde dei grandi primati senza coda, come gorilla e scimpanzé (gli oranghi preferiscono invece il celibato e la solitudine, mentre i gibboni vivono in coppie inseparabili), siano in realtà più bonarie degli uomini primitivi descritti da Freud: più simili questi ultimi, per inquietudine e combattività, alle piccole scimmie inferiori e caudate. Se è vero peraltro che la storia documentabile dell'umanità sembra iniziare con l'associazione di gruppi familiari in tribù, nulla osta che, prima, si possa immaginare l'uomo veramente homini lupus: un bestione tutto stupore e ferocia, costantemente impegnato ad appagare i suoi diversi appetiti: quello sessuale di certo secondario rispetto a quello alimentare. A sostegno della teoria dell'istinto filiale si potrà ripetere che R6heim apportò una correzione alla favola freudiana, coll'immaginare che i nostri antenati uccidessero e divorassero la potente matriarca, e non il prepotente patriarca, e che lo strumento comune di un delitto collettivo dovesse essere, nell'età della pietra, la lapidazione; mentre gli abituali divoratori di avanzi, come i lupi o gli avvoltoi, quali presunti incorporatori dell'anima della madre defunta, si sarebbero prestati meglio, e perciò più frequentemente di altri animali, ad una specie di religioso riaggrappamento totemico. Dalla lunghissima era tribale, pressoché la stessa in tutti 196

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