dute e i disegni fatti dal suo paziente, e il materiale del caso fu adoperato a diverse riprese dall'analista per illustrare le conclusioni che andava elaborando in quegli anni sulle vicissitudini precocissime della mente infantile. Nell'Introduzione al libro l'autrice segnala che, indipendentemente dalle difficoltà inerenti alla breve durata dell'analisi, ella si era prefissata di non modificare la sua tecnica e di interpretare, come di consueto, le angosce più profonde del bambino, così come le difese corrispondenti. Esplicita, inoltre, alcune norme che impiegava sempre, sia coi pazienti adulti che coi pazienti piccoli: non introduceva metafore, paragoni o citazioni per illustrare il senso dell'interpretazione, non adoperava termini tecnici, si sforzava di usare, nella misura del possibile, le parole del paziente. Nel caso di Richard, aggiunge, ha dovuto introdurre termini che egli non conosceva riguardanti la sessualità: genitale, potente, relazioni sessuali, coito. L'esempio che voglio menzionare, tra tanti altri simili, si trova nella seduta sedicesima (a cui corrisponde il disegno numero otto). Richard ha disegnato un sottomarino, l'Emden che, colpito, si è inabissato. Un folto gruppo di stelle di mare «molto mangione» lo circonda e lo vuole attaccare. Un altro sottomarino, il Salmon, e un pesce lo vogliono salvare. L'interpretazione della Klein, a grandi linee, consiste nel dire che il gruppo di stellemarine è un insieme di bambini molto piccoli (babies) e voraci che attaccano le mammelle, il seno materno, rappresentato dalle due ciminiere del sottomarino. L'interpretazione naturalmente è molto più lunga e particolareggiata. Nel seguito della seduta Richard si mette a guardare altri disegni precedenti, in particolare il numero cinque, che rappresenta una battaglia aerea. Il bambino spiega che l'omino che c'è nel disegno sta guardando un cratere fatto da una bomba tedesca. M. Klein interpreta che l'omino è anche lui, che appare preoccupato per il danno che ha causato con i suoi 179
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