Il piccolo Hans - anno XVII - n. 69 - primavera 1991

La passione della lingua originaria nella letteratura e nella psicoanalisi Premessa Che esista un amore, una passione della lingua, è cosa che non ha bisogno di essere dimostrata. Che le passioni siano all'origine dell'invenzione della parola è la nota tesi di Jean-Jacques Rousseau: «Il est clone à croire que les besoins dictérent les prémiers gestes et que les passions arrachérent les prémiéres voix. [i..] Ce n'est ni la faim ni la soif, mais l'amour la haine la pitié la colére qui leur ont arraché les prémiéres voix». Le passioni inventano le parole per essere dette, le parole raccontano a loro volta la passione della lingua. Ma oltre all'amore, all'odio, alla pietà e alla collera è possibile disegnare il profilo insidioso, quasi trepido e riposto, di una figura da annoverare tra le molte che assumono le passioni, una figura che è sì amore della lingua, ma della lingua originaria. La passione della lingua originaria può manifestarsi anche allo scoperto, declinandosi nelle lingue inventate e immaginarie, nella glossolalia, nella xenoglossia, nelle lingue artificiali. Ma in que160

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