Il piccolo Hans - anno XVII - n. 69 - primavera 1991

14 G.B. Vico, Scienza nuova, cap. 42, (in Opere cit., p. 395). 15 Ivi, cap. 1 (in Opere cit., p. 367). 16 Cfr M. Papini, Arbor humanae linguae. L'etimologico di G.B. Vico come chiave ermeneutica della storia del mondo, Cappelli, Bologna, 1984, pp. 286-287 (che si appoggia al De constantia iurisprudentis). 17 G.B. Vico, Institutiones oratoriae, a cura di G. Crifò, Napoli, Istituto Suor Orsola Benincasa, 1989, p. 416. 18 Cfr. I. Calvino, Lezioni americane, Milano, Garzanti, 1988, p. 47 e il mio Il granchio e la farfalla. Sulle «Norton Lectures» di Calvino, «aut aut», 288, 1988, pp. 3-12. 19 D.P. Verene, Vico's «IGNOTA LATEBAT» cit., p. 93. 20 Sulla medaglia di Matteo de' Pasti per Leon Battista Alberti, cfr. anzitutto E. Wind, Misteri pagani nel Rinascimento, Milano, Adelphi, 1971, pp. 283-288. Devo molto su questo punto al dialogo con Lucio Saffaro. 21 Cfr. G.B. Vico, De antiquissima italorum sapientia, tr. di F.Nicolini in Opere cit., p. 249. 22 G.B. Vico, Scienza nuova, cap. 357 (in Opere cit., p. 491). 23 G.B. Vico, Autobiografia, in Opere cit., p. 4. 24 Cfr. M. Papini, «IGNOTA LATEBAT». L'impresa negletta della Scienza nuova cit., pp. 193-195. 25 Cfr. G.B. Vico, Scienza nuova, cap. 491 (in Opere cit., p. 567). 26 Questi motivi sono ampiamente passati nella psicoanalisi junghiana. �- 2 7 M. Papini, Arbor humanae linguae cit., pp. 163-165. Per tale ipotesi si deve naturalmente supporre che il triangolo sia rettangolo ed isoscele. Il rapporto tra modulo terll.frio, quaternità e circolarità nella Scienza nuova, corredato da CORiose visualizzazioni, è il tema del dittico vichiano di Papini. Sul pn)blema del «quarto» cfr. soprattutto Il geroglifico della storia cit., p'p. 3) 7 sgg. 28 Cfr. G.B. Vico, Scienza nuova, capp. 550, 778, 10' 14-(in Opere cit., pp. 604, 726-727, 817). Il problema della commistione tra ce,r, chio e quadrato in un contesto di ciclicità è, detto per inciso, uno dei motivi più forti con cui Vico («Mr. Baptister Vickar», «Jambudvispa Vipra») modella l'universo del Finnegans Wake, che Joyce cifrava nel corso della sua composizione con un quadrato, e la cui operazione consisteva, tramite il «vicociclometer», nel «circling of the square». La letteratura su Vico e Joyce è ormai assai vasta: cfr. D.P. Verene (ed.), Vico and Joyce, Alban:y, State University of New York Press, 1987. Ma resta da esplorare radicalmente questo nodo. Un solo esempio infine sull'elusività del «quarto» in Joyce: Kemeny ha osservato recentemente sulle «four waves», «le onde relative ai quattro punti dell'orizzonte da cui il mare circonda l'Irlanda»: «si noterà come la denominazione riguardi solo tre "onde", "3 waves of I", "3 onde dell'io", o, se si vuole, "3 cenni dell'io", come li definisce Joyce nel suo "Scribbledehobble notebook"» (T. Ke158

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