Il piccolo Hans - anno XVII - n. 69 - primavera 1991

NOTE 1 Bacone, De dignitate et augmentis scientiarum, V, 5. 2 La definizione è di un lettore d'eccezione di Vico, Cesare Pavese. Cfr. Il mestiere di vivere (Diario 1935-1950), Einaudi, Torino, 1952, p. 293. Sull'«esercizio ben familiare a Vico» di «escogitare imprese ed allegorie in funzione di suggerimento visivo», nonché sulla sua attività di epigrafista, cfr. ad es. F. Lanza, Sinossi allegorica della «Scienza nuova», in Contributi dell'Istituto di Filologia moderna, Milano, 1961, p. 108. 3 G.B. Vico, Principi di scienza nuova, in Opere, a cura di F. Nicolini, Milano-Napoli, Ricciardi, 1953, p. 382 (cap. 24). 4 Cfr. i recenti studi di M. Papini,«JGNOTA LATEBAT». L'impresa negletta della Scienza Nuova, «Bollettino del Centro studi vichiani», 14-15, 1984/1985, pp. 179-214 e di D.P. Verene, Vico's «IGNOTA LATEBAT», «New Vico Studies», 5, 1987, pp. 79-98. 5 Sull'aspetto della topica del pensare metaforico in Vico ha a lungo insitito E. Grassi. Per un raccordo con l'impresistica vedi anche A. Battistini, Teorie delle imprese e linguaggio iconico vichiano, «Bollettino del Centro studi vichiani», 14-15, 1984/1985, pp. 149-177. 6 G.B. Vico, Scienza nuova, cap. 433 (in Opere cit., p. 535). 7 Ivi, cap. 240 (in Opera cit., pp. 458-459). Questo luogo, uno dei più vertiginosi virtuosismi etimologici di Vico, ha suscitato l'attenzione di Beckett nell'Exagmination del Work in progress di Joyce (cfr. S. Beckett, Da Dante a Bruno, da Vico a Joyce, in AA.VV., Introduzione a «Finnegans Wake», Milano, 1964, p. 16). 8 A. Compagnon, La seconde main, ou le travail de la citation, Paris, Seuil, 1979, p. 279. 9 G.B. Vico, Scienza nuova, cap. 488 (in Opere cit., p. 565). 1° Cfr. C. Ripa, Iconologia ovvero descrittione dell'imagini universali cavate dall'antichità et da altri luoghi da Cesare Ripa perugino, Siena, 1613 (prima edizione Roma 1593), pp. 215-216 (ora Torino, Fogola, 1986, ristampa dell'edizione patavina del 1618). Sugli influssi dell'emblematica su Vico, da Alciati a Giovio, da Ripa al Tesauro, proiettati in una fondamentale disamina della dipintura,cfr. M. Papini, Il geroglifico della storia. Significato e funzione della dipintura nella «Scienza nuova» di G.B. Vico, Bologna, Cappelli, 1984, specie pp. 157 sgg. 11 G.B. Vico, Scienza nuova, cap. 713, (in Opere cit., p. 696). Sul caduceo cfr. capp. 30, 604, 717 (pp. 387-388, 639-640, 698). 12 Cfr. E. Paci, Ingens sylva, Milano, Mondadori, 1949, pp. 218-220. Enzo Paci è stato tra i primi a conferire rilievo conoscitivo alla «plastica e musicale ouverture» della dipintura, concepita come «specchio della struttura mentale vichiana» (p. 185). 13 Cfr. E.R. Curtius, La nave degli Argonauti, in Letteratura della letteratura, Bologna, Il Mulino, 1984, pp. 301-325. 157

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