Il piccolo Hans - anno XVII - n. 69 - primavera 1991

dell'augure, il lituo, con la sua forma ritorta sembra del resto indicare l'embrione del passaggio dalla rettilineità alla circolarità. Il gesto dell'augure o dell'agrimensore, il rito di fondazione della città, la forma della rosa dei venti o delle ruote mnemotecniche indicano schemi germinali o configurazioni espressive di questa operazione · di inveramento: la scienza nuova non apporta in realtà nulla di realmente nuovo se non la matrice mentale di questa operazione, che assume vesti. diverse nelle varie epoche. Volta celeste e forma della città rispecchiano un unico gesto fondativo di prospezione tabulare, di curvatura dei quadranti o punti cardinali, di incardinamento dello spazio. L'ara e l'orbe si inverano dunque attraverso l'integrazione del triangolo col suo doppio, nel quadrante proiettato nella circolarità. Il sapere perfezionato di una civiltà morente possiede così la «chiave maestra» per addentrarsi o sprofondare nel mistero delle proprie origini, in quell'ingens sylva (la pavesiana «palude Boibeide») da cui tutto nasce e in cui tutto regredisce. Come la dipintura unisce lo slancio estatico della mente e le rovine dei simboli, riunendo in una prodigiosa concentrazione sincronica e figurale il «dizionario mentale»32 delle tre età, in una «compenetrazione di antico-moderno che l'occhio non può non continuare a guardare insieme»33 , l'impresa unisce la scena invisibile di fondazione che si consuma nello schermo cangiante dello specchio e l'ara su cui l'iscrizione enuncia il limbo necessario alla sua affermazione. La trinità divina della dipintura, raccolta in sé (occhio, triangolo, cerchio), si divarica in un triangolo ideale (triangolo, sguardo, specchio) altamente instabile, in quanto ogni elemento tende a «entrare» nell'altro, a generare il propriodoppio, ad alimentare il vortice della circolarità. Inoltre, l'altare che campeggiava nella dipintura come emblema del mondo umano non è più sovrastato dalla sfera in bilico del mondo naturale: natura e cultura, cerchio e quadrato, sono ora i cardini su cui poggia la scienza, ed il 150

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