Il piccolo Hans - anno XVII - n. 68 - inverno 1990-1991

elusiva glottidale come l'espressione di un atteggiamento più fermo, e l'enunciazione che comprende l'attacco iniziale o finale come un modo più energico di parlare, come una maniera più ferma,. più categorica di dire la medesima cosa. Si è verificata una metamorfosi: un segmento iniziale o finale dell'enunciazione si è volatilizzato sotto i nostri occhi: ?alt. [?alt] viene così percepito come una serie di tre suoni, il primo segmento, l'occlusiva glottidale, è percepito come una maniera di pronunciare la prima vocale. Una maniera di pronunciare percepita come energica, ferma, dura, virile, militare, o, semplicemente, enfatica. In altri termini: ciò che si riflette nella nostra coscienza linguistica come una maniera di pronunciare è, in realtà, un gesto articolatorio espressivo, portatore di un messaggio. E tuttavia questo gesto e il messaggio che esso veicola sono integrati nell'atto verbale cosciente. L'atto verbale sembra quindi più complesso di come ce lo presenta il modello classico della comunicazione linguistica (fig. 1). ��t' I- . ' z . 1 Go D1F.!---­ a� 14- . . .____. "' . ('-V'-v·-,J't_ ��f";ì 1 '"'I I 1·�, __ IOCc..JPlF,i7 �-; '�I CANALE' Figura 1. Schema classico della comunicazione verbale. 85

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