Il piccolo Hans - anno XVII - n. 68 - inverno 1990-1991

Voix: carrefour de la personnalité, seguire questo consiglio, e accettare una tesi contraria al nostro modo di vedere, e che sembra essere contraddetta dalla nostra esperienza quotidiana. Propongo di considerare il termine di stile vocale come un dato reale, come risultato di un'analisi preconscia di un aspetto determinato dei fenomeni vocali. Tenterò di · giustificare il termine, e di avvicinare maggiormente il concetto di stile al livello dell'analisi conscia. Come punto di partenza, sceglierò la definizione più corrente, offerta dai dizionari, e che si ritrova, fra le altre, nell'Enciclopedia di Diderot e D'Alembert: «modo d'esprimere i propri pensieri a voce o per iscritto». Cosa si deve intendere per modo di parlare, per maniera d'esprimersi? Il pronome ça può costituire, da solo, enunciati come: [sa], per indicare il vestito appena scelto [sa?J, per esprimere incertezza, o dubbi Prescindiamo, per semplificare il nostro compito, dai fattori prosodici. A livello segmentale, un enunciato costituito di due unità è opposto a un altro, composto di tre unità. Il terzo segmento contiene infatti una occlusiva faringale. Questa occlusiva si trova spesso in posizione iniziale: enfin [afe] vs. [?afe] impossible [eposibl] vs. [?eposibl] halte [alt] vs. [?alt] Parliamo di attacco forte nel caso della presenza di un'occlusiva glottidale iniziale (fester o harter Ansatz) - mentre non possediamo, credo, un termine corrispondente al tedesco fester Absatz, che designa l'occlusiva laringale finale. Queste metafore riassumono le nostre valutazioni intuitive: noi, infatti, consideriamo la presenza dell'oc84

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==