Il piccolo Hans - anno XVII - n. 68 - inverno 1990-1991

Io non pensava che lo cor giammai avesse di sospir' TORMEnto tanto, che dell'anima mia nascesse pianto mostrando per lo viso agli occhi MORTE. L'impulso paronomastico è agevolmente accertabile fin nelle zone più dimesse della poesia ariostesca, come attestano questi versi della Satira VI (199-202): Mi MORE il padre, e da MARIA il pensiero drieto a MARTA bisogna ch'io rivolga, ch'io MUTI in squarci et in vacchette OMERO; truovi MARITO e MODO che si tolga di casa una sorella [...] Così tra i libri dei conti può fiorire l'allegria d'un poeta. Giorgio Orelli NOTE 1 S. Mallarmé, Variation sur un sujet, in Oeuvres complètes, Paris, Gallimard, 1945, p. 366. 2 Cfr. C. Segre, Awiamento all'analisi del testo letterario, p. 87. 3 «Coniata da I.S. Petofi, la parola ca-testo indica il contesto verbale a cui una parola o un enunciato appartiene. Scopo del neologismo è di evitare confusioni con il contesto situazionale». Cfr. C. Segre, op. cit., p. 86 (nota 123). 4 M. Spinella, Arzigogolo sulla Jr/ ariostesca, «Il piccolo Hans», 12, sett.-dic. 1976, p. 6. 67

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