Il piccolo Hans - anno XVII - n. 68 - inverno 1990-1991

strato Segre) anche altro Boiardo è utilizzato, ma in evidente subordinazione al nuovo insieme morfo-fonematico. Giova pertanto vedere quel che fa Petrarca, per esempio nel son. CLV, dove da arme 4 interno si perviene ad Amore 9 a fin di verso attraverso gli omometrici colmARMI 7: ricercARMi 8 interni; o nella canz. CCLXIV, dove dalla 5a alla 6a strofa si passa in questo modo (89--92): aver la MORTE inanzi agli occhi pARME; et vorrei far difesa, et non ò l'ARME. Quel ch'i' fo veggio, et non m'inganna il vero mal conosciuto, anzi mi sforza AMORE, Perché allora Petrarca nel Trionfo d'Amore III 159 giunge a Come senza languir si MORE et langue dopo esiti E senza febbre sì come ALTRI langue e Come san corpo senza febbre langue? Perché gui scompare altri? Contini nel celebre saggio sulle correzioni del Petrarca volgare iscrive questa correzione entro un «sistema» che non sembra tener conto delle esigenze o sollecitazioni morfo-fonematiche dell'insieme col quale la correzione tende a istituire un rapporto di solidarietà. Scompare altri, lessema tra i più resistenti, perché more è per così dire chiamato, anagrammaticamente, dalla rima dorme: orme 158-16_0 che lo inforca, e orme è subito seguito da tEMER: so come sta tra 'fiori ascoso l'angue, come sempre tra due si vegghia e dORME, come senza languir si MORE et langue; so de la mia nemica cercar l' ORME e tEMER di trovarla [...] Giunge perciò atteso, come per legge d'Amor, poco dopo (v. 169) So come Amor... Nel suo co-testo la rima ariostesca amori: Mori apparirà tanto più "ironica" o, se preferite, "seria", se la considera nella prospettiva della morte: Mori che si stacca da 61

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