Il piccolo Hans - anno XVII - n. 68 - inverno 1990-1991

un suono, talvolta, senza terremoto. Questo suono isolato, senza segni, non è dunque privo del suo paesaggio dipinto. Frasi che attraversano il tempo e che diventano in tutte le lingue stereotipi quasi privi di conseguenze culturali, incapaci di far tremare una qualsiasi corda del cuore, « Il grande Pan è morto», come la piccola frase del sogno, ci riportano indietro di millenni e dal tempo ripassiamo al tempo. C'era una gran bonaccia, quel giorno, e la nave fu portata presso l'isola di Paxo. Ci fu una voce, un grido, per tre volte fu chiamato dall'isola il pilota egizio perché portasse a sua volta a Palode un annuncio. Terrore e perplessità furono vinti da una decisione: l'annuncio non sarebbe stato dato se passando lungo la riva un forte vento avesse sospinto la nave; l'annuncio sarebbe stato dato se invece il vento fosse caduto e la calma regnasse nei dintorni. Così fu, e quando si giunse presso Palode, e regnò una gran pace e di venti e di f7.utti, il pilota esclamò, come aveva udito: «Pan, il grande, è morto!». Così una voce, perdendo l'eco della caricatura, ritrova la pittura. Virginia Finzi Ghisi 6

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