Il piccolo Hans - anno XVII - n. 68 - inverno 1990-1991

zione di tutti gli uomini da un uomo e una donna, una coppia sposata come Adamo ed Eva, Giuda Abarbanel pone un atto di «produzione» con cui un padre universale, il sommo e primo degli dei, Demogorgone «ha fatto dei figlioli per strano modo»29 : sentendo tumulto nel ventre distese la mano e lo aperse liberandolo così della sua gravezza. A questa favola di una «generazione con mano»30 è da ricollegarsi il segreto della discendenza dello psicotico dal godimento del padre. Da aghi di pino a acqua Velva, il soprassaltd del risveglio ha permesso di cogliere, che cosa? Nient'altro che una variante metaforica della stessa parola seme riconoscibile dall'essere i peli ammassati sul pavimento dopo la rasatura equiparabili ai figli innumerevoli che popolano il delirio dello psicotico. Arbitrando l'incontro delle consonanti la facoltà di sognare mette un soggetto normale in condizione di gestire il proprio rapporto con il mondo della generazione diversamente da come lo fa un malato di mente con le strategie della masturbazione, del suicidio o del vagabondaggio. Ma proprio quest'ultima soluzione, quella che più avvicina il malato di mente a una forma di guarigione, ci permette di intendere qualcosa del significato del cenno misterioso con cui il sogno attira la nostra attenzione sulla bocca. Quel dito, una mano o gli strumenti portati a contatto di un punto della nostra bocca ci indicano un'operazione sui cognomi, la contraffazione di quei dati la cui esatta ripetizione ci distingue dai delinquenti. Nel mio sogno il nome del padre per esempio viene storpiato con il cognome della moglie, con un ghi (di aghi) che approfitta del rinvio al suocero per immettermi nella lingua universale. La forma del vagabondaggio viene così a riguardare anche noi perché è nell'esilio31 dal mondo familiare che qualcosa dell'atteggiamento aristocratico dei pellegrini e dei vecchi, in cui risplende l'antica appartenenza al castello delle teorie (sessuali), ci ridona una ben proporzionata misura di sovranità interiore. 36

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