Il piccolo Hans - anno XVII - n. 68 - inverno 1990-1991

reale" di sua maestà il bambino, ma la reale altezza di un soggetto emancipato. La violenza delle /k/ esce dai denti e dalle scarpe che lo portano a togliersi dall'incollamento al seno che rischiava di soffocarlo. Il secondo sogno sembra esprimere un movimento contrario, dal davanti all'indietro. È di una donna. Io andavo ad alcune messe con qualcuno. C'era anche mia madre. Poi tutti andavano a fare la comunione. Io decidevo di andare a confessarmi. Raccontavo il mio problema: alternanza tra l'idea di essere una moglie e quella di andare in convento per essere una monaca. Lui, il confessore, mi diceva, con espressioni molto intelligenti, che ciascuno aveva la sua santità, e che per me andava bene così. Gli chiedevo il nome e mi rispondeva di chiamarsi padre Paolo, padre Paolo Marini. Allora chiedevo a mio marito chi potesse essere. Mio marito aveva un librettino con tutti i nomi dei confessori. C'era scritto che si chiamava Jean Paul, era sardo e assicurato. Mio marito diceva: «Se è assicurato sarà di quelli che fanno i preti per trovare un posto. C'è poco da fidarsi». Guardava all'inizio, c'era una specie di legenda o glossario e c'era scritto che assicurato voleva dire: carica chimidaniense, legata soprattutto all'Università Cattolica. Pensavo che allora era bravo. Uscivo e vedevo che avevano tolto il campanile di S. Angelo e al posto di questo era emerso, probabilmente era sotto, un piccolissimo campanile gotico che sovrastava di pochissimo la chiesa e vedevo che c'era la statua della Madonna in cui si era evidenziato il seno che era diventato enorme. E mio marito commentava: Anche dietro. L'insistenza addirittura martellante di una consonante, la occlusiva velare /k/ ci segnala che anche questo è uno di 31

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