Il piccolo Hans - anno XVII - n. 68 - inverno 1990-1991

lori medi di una consistenza molle, così anche la g iniziale del nome del figlio Giorgio non è irrigidita fino a eguagliare la durezza della iniziale del nome paterno: Guido. Lo scivolamento all'indietro del punto di articolazione delle consonanti labiali (papa) e dentali (manna) viene a depositarsi nella zona mediana delle palatali di Giorgio, gesuita, genealogie. L'arretramento sonoro interpreta e modera la regressione lfl)idica. Il sogno trasporta l'universale pre-edipico, oltre la scacchiera edipica, in una "invenzione" post-edipica. In questo modo si fa tutore per il soggetto di una possibilità di essere «assoluta e non respettiva». Ho messo in luce in altri studi come il concetto fondamentale per intendere bene il lavoro del sogno non è quello di interpretazione ma quello di teoria e ho mostrato anche come la teoria del sogno sia in qualche modo solidale con la teoria sessuale. Sono due modalità sostanziali della Teoria. Melanie Klein, allo stesso modo che si è ingegnata a rovinare le teorie sessuali dei bambini (concretamente ai suoi figli piccoli) per mettere in primo piano l'istanza isterica del primato e dell'esclusivismo della penetrazione, fonte dell'inevitabile limitatezza dell'orizzonte intellettuale del soggetto, ha posto anche la sua ambizione nel ridurre al minimo, possibilmente a zero, la dimensione pre-edipica. Anche il complesso edipico penetra per lei fin nel ventre della madre. In realtà, questo fatto che il sogno non cada completamente sotto l'autorità dei due genitori nella fase edipica, ma sia in parte collegato alla fase pre-edipica che lo riporta a un genitore, ci conduce a pensare che il sogno è di un'altra giurisdizione. Questa giurisdizione è per me quella morfologica della unità formale e strutturale che portò Goethe a ipotizzare la pianta o l'animale primigenio e che in Darwin è il pensiero costante e informatore dell'Uno. Tutti però sono capaci di ripetere, con Lacan, formule 27

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==