Il piccolo Hans - anno XVII - n. 68 - inverno 1990-1991

ce. Posto all'inizio di un'analisi ne prefigura la fine. Sogna di entrare nel negozio di un antiquario dove c'è la figlia di un'amica del padre. Gira un po' tra le cose e la donna (magra, con gli occhi neri, non somiglia alla madre) la fa entrare in una stanzetta dove le mostra uno «scrigno in cui ci sono delle pietre color granata, tra rosso e arancio. Più in alto c'è un altro scrigno contenente delle pietre di un colore verdino e grigino (un grigioverde bellissimo, chiaro pallido un po' sul grigio tipo ardesia). Queste pietre sono piatte sotto e curve sopra. Viste da vicino mostrano delle ditate, delle impronte di pollice, come delle macchie, tranne una bellissima, perfetta, pulitissima». In questo sogno che completa qui la serie dei sogni della paziente che indagava sul godimento femminile si presenta invece il vero obiettivo della ricerca. La «figlia dell'amica del padre» che all'inizio del sogno introduce la sognatrice nel negozio sottolinea questa curiosa connotazione del romanzo familiare nel nevrotico di guerra in tempo di pace, - il padre della sognatrice ha avuto una lunga esperienza di guerra: che se lo psicotico è, come dicemmo altrove, figlio del godimento del padre, per il nevrotico i colori della guerra sono collegabili alla lavorazione del trauma. La guerra viene vista come godimento del padre ma è anche ciò che si frappone a dividere il figlio dal padre. I colori che emergono nel sogno del maglione si limitano al bianco, della sabbia-sale-zucchero e al rosso vino del maglione. Bianco è anche il prodotto che viene versato nel sogno di un paziente in fine analisi che riassume in modo stranamente esplicito, come per farla coagulare e stare in piedi, la sostanza un po' liquida di questo mio discorso. Ho sognato il papa. C'era una donna vicina a lui che versava una cosa biancastra, semi-solida, come la manna, in una coppa. Io richiamavo su ciò l'attenzione del papa e lui si rivolgeva a me e 23

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