Il piccolo Hans - anno XVII - n. 68 - inverno 1990-1991

E vualtèr slandrù dedre de la sesa saltarì foora cui brass alsà Facce .brute coi dent negher vesti spore pien de fanch la schena curva vers la terra A magnà erba cume cunicc Si toocc cattiv cuntra l me Re Perché li mia cunussu Cume ho fatt me. Verrà un giorno... Verrà un giorno.. che incontrerò ancora il mio Re e voi malvagi dietro la siepe uscirete a braccia alzate Brutte facce denti neri con vestiti sporchi di fango curva la schiena verso terra fate un pranzo solo d'erba tutti cattivi contro il mio Re Perché non l'avete conosciuto come· è successo a me Verrà un giorno... 'I figli avevano voglia di dire che il Re non c'era più, lui. scuoteva la'testa e gridava "Savoia". Poi una improwisa malattia lo colpì. Il vecchio deperiva giorno dopo giorno e la sua forte voce sparì. Quando la malattia si fece ancora più grave nel profondo silenzio di una stanza di ospedale chiamò vicino a sé i suoi due figli. Li guardava con quei suoi occhi dolci, il viso sereno e disteso il suo grande testone teneva quasi tutto il cuscino. Prese tra le sue mani le mani dei figli che stavano in piedi 173

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