Il piccolo Hans - anno XVII - n. 68 - inverno 1990-1991

ai lati del letto. Cominciò allora a parlare. La voce gli usciva lieve dalla bocca come un sospiro tanto che i figli dovettero abbassarsi per sentire. Era buono il Re, disse il vecchio, buono e gentile. Non era ricco ma non ci ha mai fatto mancare niente. Aveva solò una bicicletta. Ricordo una volta che mi ha fatto fare un lungo girò. Siamo partiti che era ancora notte, la luna in cielo ci permetteva di non accendere il fanale, poi, quasi d'improvviso è apparso il sole tra i salici che costeggiano il Mincio, sembrava avesse preso fuoco un fienile. Il Re pedalava senza fatica, dopo un bel po' mi disse: Vuoi fare pipì, abbiamo fatto pipì sull'argine del fiume. Al Re a volte gliela avevo vista fare anche in cortile. Era buono il Re. Aveva dei figli piccoli che facevo giocare e raccontavo loro favole paurose che parlavano di orchi e di fate. L'aiutavo nei campi e anche a pulire il cortile. Ai cavalli dava lo zucchero che teneva n,el palmo della mano e loro gliela leccavano come fossero cagnolini. Povero Re, l'ho tanto cercato, l'ho tanto chiamato, forse ora lo trovo. Il suo testone cadde dal cuscino dopo un lungo sospiro. Franco Bompieri 174

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