Il piccolo Hans - anno XVII - n. 68 - inverno 1990-1991

re allora la coscienza al percepibile, ha voluto dire innanzitutto rispettare quella forma media che ci è propria, e media per l'appunto fra le due continuità della «frase interiore» e del «discorso esteriore». Il senso delle strategie dell'io impugnate da Beckett dalla "Trilogia" in poi è isotopo (ed ecco perché si può parlare di coscienzialismo biologico) di quello dell'io metapsicologico sempre impegnato in azioni diversive, costantemente scantonanti l'ossessivo risorgere di questa frase sottesa in «mille forme più o meno camuffate e disturbanti»50 • Tale procedimento, che giunge alla sua maturazione ne L'Innommable, viene così, in questa Pochade radiophonique (vale a dire dieci anni dopo la stesura dell'ultimo romanzo della "Trilogia") esemplificato e spiegato allegoricamente. Per la comprensione delle tematiche beckettiane, questo testo· andrebbe allora anteposto alla lettura stessa de L'Innommable; ed è probabile che proprio tale priorità tematica abbia determinato la parziale condanna, in un autore così puntigliosamente progressivo, di questa pochade (scritta nei primi anni '60, essa vide la luce, editoriale e radiofonica, solo nel 1976). Il radiodramma si apre con le pratiche di routine con cui la commissione principia ogni giornata lavorativa: si provano le matite, i fogli e la sferza, poi si procede alla preparazione di Fox, cui vengono progressivamente tolti cappuccio, bavaglio, benda e tappi di cera (fenomenale la meticolosità con cui si tenta di impedire, durante le ore di latenza, ogni percezione esterna nel personaggio). Infine, dopo il sorriso di ogni buon inizio (« DACTYLO: Il m'a souri ! ANIMATEUR: C'est un bon départ. [Inquiet] ça ne serait pas la première fois? DACTYLo: Mon Dieu, non, monsieur, quelle idée! ANIMATEUR [deçu]: Evidemment»51), la lettura del rapport e un breve riassunto di quanto detto nella precedente seduta, si passa al lavoro propriamente detto: la sferza di Dick si abbatte su Fox e la sua voce aggancia il sotteso flusso memoriale: 126

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