Il piccolo Hans - anno XVII - n. 68 - inverno 1990-1991

tosto soggetto alle leggi della Verwerfung; questo è il senso della strutturazione allegorica che s'è riconosciuta in questa f ase della produzione beckettiana. Con il reale interno divenuto Voix («bas, haletant», secondo l'indicazione di Cascando29 ) e con quello esterno intruppato e intorpidito in Musique, sarà allora dato al percepiente solo di regolare lo scatenarsi dei flussi, di essere cioè un Ouvreur, un regista, dal tono secco, d'uno stridente teatro mentale: ouvREUR: Comme ça, à volonté. On <lit, C'est dans sa tete. Mais non, j'ouvre30 • Così, in Cascando, la musica di Marcel Mihalovici si contrappone e s'intreccia alla voce che perfettamente consuona con quella de L'Innommable nella sua volontà, sempre frustrata, di cessare: VOIX (bas, haletant): histoire... si tu pouvais la finir... tu serais tranquille... pourrais dormir... pas avant... oh je sais... j'en ai fini... des mille et des une... fa it que ça... ça ma vie... en me disant... finis celle-ci... c'est la bonne... après tu seras tranquille... pourras dormir... plus d'histoires... plus de mots... et la finissais... et pas la bonne... pas tranquille... tout de suite une autre... à commencer... à finir... en me disant... finis celle-ci... après tu seras tranquille... cette fois c'est la bonne... cette fois tu la tiens... et la finissais... et pas la bonne... pas tranquille... 31 È indubbio che questa strutturazione doppiamente bipolare, che vede da un lato la relazione causa-effetto intrattenuta dall'Ouvreur con Voix e Musique e dall'altro il duetto (dichiaratamente operistico) delle due ipostasi, rappresenta l'estrema incarnazione del procedimento pseudocopulare (e pseudo giusto in quanto i tre sono tutti 118

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