Il piccolo Hans - anno XVII - n. 68 - inverno 1990-1991

potesse, dunque, riprodurre perfettamente il disquieting sound cui le voci esterne costringono (per alimentarsi) i suoi personaggi (donde, s'è detto, pseudocouples e teatro), appare evidente nel radiodramma Embers (1959). Henry, il personaggio-voce, sa di essere costretto a creare intorno a sé, da sé, un mondo di voci persecutorie (la moglie Ada) e di ascoltatori per le proprie storie; anzi, ogni ascoltatore è stato inizialmente una voce forclusa che progressivamente la coscienza ha spento (il padre, ad esempio, che non risponde più e di cui Ada dice: «I suppose you have worn him out. You wore him out living and now you are wearing him out dead. The time comes when one cannot speak to you any more»11); così come del resto accade per le voci di Schreber, che progressivamente vanno affievolendosi diventando un impercettibile ronzio. La necessità di narrarsi delle storie, le proprie storie, nonché di procacciarsi ascoltatori, testimoni dell'essere, dell'essere nel tempo («Stories, stories, years and years of stories, till the need carne on me, for someone, to be with me, anyone, a stranger, to talk to, imagine he hears me, years of that, and then, now, for someone who... knew me, in the old days, anyone, to be with me, imagine he hears me, what I am, now»12), fa di Henry un'emanazione drammatica di Malone, cioè del personaggio che riforgia, in qualche modo, la propria coazione al disquieting sound in una sorta di urgenza letteraria, cioè nell'ossessiva riverbalizzazione del proprio vissuto. Difatti la voce di Henry che si costringe a narrare le storie di Bolton e Holloway e che per ciò stesso ha bisogno della presenza del padre (dirà all'inizio: «Who is beside me now? An old man, blind and foolish. My father, back from the dead, to be with me. As if he hadn't died. No, simply back from the dead, to be with me, in this strange place. Can he hear me? Yes, he must hear me. To answer me? No, he doesn't answer me. Just be with me»13), si scopre essere l'evoluzione di quel soliloquio con il quale Henry ha tentato per tutta la vita 111

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