Il piccolo Hans - anno XVII - n. 68 - inverno 1990-1991

ad uno pseudocouple. Parimenti, l'interno di ogni singolo componente dell'organismo pseudocopulare si risolve nella duplicazione, per cui la reciprocità del percepiente con il percepito, dell'interno con l'esterno, della frase interiore con il dialogo esteriore, realizza sul palco un microcosmo perfettamente autosufficiente, cui non è dato soffrire di quella che si potrebbe definire la claustrofobica narrazione teatrale. È questo l'espediente che rende possibile la mirabile assenza di simboli nel teatro beckettiano e, dunque, la sua strutturazione allegorica. Ma tale sottile elaborazione (si sarebbe tentati di dire, tale rifondazione del teatro sulla drammatizzazione non del gesto "psicologico" ma della parola-menzogna) ha incontrato, nella progressiva diversificazione dei membri dell'organismo pseudocopulare, il suo fattore entropico, vale a dire una rinnovata spinta centrifuga tesa a separare le posture situazionali (in questo caso, lo spazio percettivo da riempire) dalla voce via via ulteriormente innommable; per cui dagli indistinguibili Estragon e Vladimir di En attendant Godot si giunge ai fortemente differenziati Hamm e Clov di Fin de partie, fino allo statutario mutismo di Willie contrapposto alla logorrea di Winnie nel testo che segna l'ultima apparizione e la morte delle strutture pseudocopulari, Happy Days. Fra Fin de partie (1954-6) e Happy Days (1961), si collocano però, nella produzione teatrale beckettiana, tre lavori che possono contribuire a chiarire il senso del fallimento degli pseudocouples come strategia scenica: su un estremo le voci statutariamente disincarnate (dato il medium utilizzato) del radiodramma All That Fall (1956) e sull'altro l'allegoria deverbalizzata di Acte sans parole (dello stesso anno), cui fa seguito il nuovo procedimento forclusivo, con ausilio meccanico, di Krapp's Last Tape (1958). Se, da un certo punto di vista, il vecchio Krapp e la voce registrata del Krapp quasi quarantenne sono a loro volta pseudocouple, va detto che l'ausilio magnetico di cui si serve questo per109

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