Il piccolo Hans - anno XVII - n. 68 - inverno 1990-1991

di una conversazione avvenuta fra due donne insegnanti, solamente diciotto frasi assertive su trentadue terminavano normalmente con una discesa del tono. C'è un'altra frase, fra le prime pronunciate, che illustra ancora meglio la tendenza alla costruzione simmetrica, all'omologazione della durata dei gruppi accentati, alla regolarità della distribuzione delle pause. Queste frasi iniziali si distinguono, a loro volta, da altre frasi neutre per una forte riduzione degli scarti tonali, e per la sensibile riduzione della durata - quindi, per una riduzione ad un tempo verticale e orizzontale. Questo alto grado di economicità non si risente peraltro nella stessa misura in tutti gli elementi del discorso: le consonanti si prolungano, a detrimento delle vocali, che risultano fortemente ridotte - il coefficiente t (CN) è molto alto: Michel Lonsdale 1,32 vs. Gaby Morlay 0,83. La forte riduzione degli intervalli e delle durate vocaliche va insieme a una forte tensione dell'energia articolatoria, una pronuncia tesa, precisa, delle finali aspre. Il flusso del parlare è interrotto da frequenti occlusioni glottali. Questa disciplina prosodica (regolarità della parlata e strategia delle pause) conferisce, a intervalli, un andamento metrico alle sue frasi, scandite da sillabe ben appoggiate. Sa famille, mademoiselle, ignare ma démarche et c'est en ami que je viens. Da questo momento appaiono delle risalite rapide, acute, ripetute. Ciò spiega come mai la cameriera, Rose, creda di conoscerlo, senza averlo mai visto prima, e possa dirgli, già all'inizio della pièce: «Non deve scusarsi. Non le si addice affatto». Essa ha potuto tradurre, proprio come i soggetti del nostro test, il comportamento vocale in termini di comportamento caratteriale. L'estrema economicità ver- / 100

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