Il piccolo Hans - anno XVII - n. 67 - autunno 1990

NOTE 1 «Non ci si devt:: preoccupare dell'acustica: verrà. da sé. Piuttosto della distanza. E noioso bisbigliare con il vicino. E infinitamente uggioso scandagliare la propria anima (Nadson). Ma scambiare segnali con Marte, senza fantasticare, naturalmente, è un compito degno della poesia». O. Mandel'stam, La quarta prosa, Bari, De Donato, 1967, p. 57. 2 Uno studio dell'approccio semantico di Mandel'stam alla Divina Commedia, nel nostro: Una rivoluzione della poesia lirica e la sua esca, «Il piccolo Hans», n. 62, estate 1989. In particolare i capitoli: «Un diario meteorologico», «Reversibilità: esca della semantica», e «Un resistentissimo tappeto: oriente». 3 E. Montale, Sulla poesia, Milano, Mondadori, 1976, «Dialogo con Montale sulla poesia», p. 577. 4 Per una ricostruzione della linea «metafisica», a partire da Montale, cfr. G. Lonardi, Il vecchio e il giovane, Bologna, Zanichelli, 1980, e il suo saggio Un padre metafisico per Montale, in Atti del Congresso internazionale Browning e Asolo, in stampa. Un approccio all'oggetto nella poesia «metafisica», nel nostro: Paesaggio e questione dei «resti» nella poesia del Novecento, «il verri», n. 1-2, marzogiugno 1990. L'esplicita definizione della linea in Montale: Sulla poesia, cit., p. 581. Cfr. anche il nostro: Mandel'stam e Celan nella poesia «metafisica», «il gallo silvestre», n. 2, Edizioni di Barbablù. 5 Cfr. M. A. Grignani, Prologhi ed epiloghi. Sulla poesia di Eugenio Montale, Ravenna, Longo editore, 1987. Sull'inganno, la ricostruzione dello schermo d'immagini nel VI capitolo. Sul pessimismo conoscitivo e il dualismo, il capitolo I. In particolare dove si parla di una rimessa in gioco del linguaggio in «una pronuncia semanticamente efficace»: «la fase definita da Contini "descrittiva", con quell'affoltarsi di oggetti precisissimi, sta a testimoniare uno scacco. Vige negli Ossi, e viene ribadita negli anni '70, una disarmonia tra esterno e interno colmabile solo per intervalla da un dio del caso che s'incarna in frammenti numinosi: sono qui le continiane fasi "assertive", in cui il dubbio sistematico sull'identità viene esorcizzato da un oggetto-simbolo o da una pronuncia semanticamente efficace». 6 Cfr. in questo saggio, la III parte, il capitolo «Una semantica amorosa». 7 G. Contini, Esercizi di lettura, Torino, Einaudi, 1974, p. 88. 8 Cfr. La negazione (Die Verneinung), di S. Freud, OC, vol. X, Torino, Boringhieri, 1978, p. 197. Sulla divisione fra giudizio e emozione, si veda anche H. Bloom, in Agone, Milano, Spirali, 1985. 9 S. Agosti, Il pensiero della poesia. Un aspetto dell'esperienza poetica contemporanea, «Il piccolo_Hans», n. 23, luglio-settembre 1979. 90

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