Il piccolo Hans - anno XVII - n. 67 - autunno 1990

planetario, polare salino. [...] Lo stesso metabolismo terrestre si compie nel sangue, e l'Atlantico inghiotte Ulisse e la sua nave di legno. Non è possibile leggere i canti di Dante senza rivolgerli all'oggi: sono fatti apposta, sono proiettili scagliati per captare il futuro, ed esigono un commento futurum25 • Per descrivere la Divina Commedia come flusso, come corrente, la critica letteraria dovrebbe far propria «la metodologia della medicina viva»: «cercherebbe di comprendere le diverse forme della materia poetica, così come il medico raggiunge la diagnosi considerando l'organismo nella sua composita unità». Dell'organismo la Commedia ha: l'andatura umana,-la misura_e il ritmo del passo, il piede e la sua forma. Per Dante l'inizio della prosodia è un passo ritmato con il respiro e saturo di pensiero... [...] Il passo - espirazione e inspirazione - è il piede del verso26 • Verso e respirazione, lingua e corpo. Le tensioni storiche della lingua russa - fra quella laica parlata e quella dei «monaci e Bisanzio» - entrano nella concezione fisiologica del testo. Da una parte c'è il Pasternàk di Mia sorella vita: «declamare versi di Pasternàk è schiarirsi la gola, rafforzare il respiro, rinvigorire i polmoni: versi come questi dovrebbero essere una cura contro la tubercolosi». Dall'altra, Chlèbnikov che fa «risuonare una parlata russa assolutamente secolare e mondana». Con questi due poeti, che «riportano la poesia russa in mare aperto», Mandel'stam, nelle Note sulla poesia del 1923, riafferma la propria concezione dualistica della lingua. In poesia, per lui, è sempre guerra: Il discorso poetico non è mai sufficientemente 71

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