Il piccolo Hans - anno XVII - n. 67 - autunno 1990

28 Tutti- sanno che Dante «teneva in considerazione» il tempo meteorologico, e lavorava, in questo senso, non meno bene di una stazione meteorologica alpina modello, con bellissimi osservatori e buone attrezzature. Non meno celebri sono gli effetti di luce nell'Inferno e nel Pur:gatorio: nuvolo, umido, luce obliqua, sole montano, ecc. L'invenzione pirotecnica del Paradiso si slancia tutta verso le celebrazioni collettive e i fuochi d'artificio del Rinascimento. Certo l'enorme ruolo attivo della luce nel nuovo teatro europeo - nel dramma come nell'opera e nel balletto - è stato ispirato da Dante. 29 Com'è sviluppato in lui il senso del concertato, il virtuosismo! Nel XVIII canto del Paradiso, Carlo il Grande, Rolando, Goffredo e Roberto il Guiscardo non possono trattenersi dal rispondere, come segnali luminosi, a Beatrice che enumera i loro nomi: salutano, concedono il bis... L'anima del valoroso vecchio fiorentino - Guido Cacciaguidi, avo di Dante - si fa applaudire dal proprio discendente: «Il mio avo», dice Dante, «mi faceva capire di non essere l'ultimo degli artisti nella schiera degli interpreti vocali». 30 Si pensa solitamente a Dante come a un orologiaio, costruttore di un planetario il cui centro è fuori dallo spazio, nell'empireo che, attraverso il cerchio delle stelle fisse, diffonde forza e qualità nelle sette sfere rotanti. 44

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