Il piccolo Hans - anno XVII - n. 67 - autunno 1990

al suo esaurirsi. Nascono così i «quaderni»: L'inizio e la fine di un «quaderno» sono regolati solo dal carattere unitario dell'impeto poetico5 • Per guardare l'opera come massa in movimento, per cogliere l'impeto della creazione poetica dantesca, Mandel'stam non istituisce un osservatorio privilegiato. Ci fornisce, invece, «una serie di bollettini dalla zona delle operazioni belliche». Come l'occhio sfaccettato della mosca, lo sguardo di Mandel'stam assume gli infiniti slanci che vede riflessi nella Commedia: «slanci di arte tessile o velica, slanci scolastici, meteorologici, d'ingegneria, slanci civili, artigianali...». L'assunzione dei diversi punti di vista non genera analogie: Dante non è come un direttore d'orchestra, una bacchetta, un geologo, un osservatorio atmosferico, uno stratega. Nell'opera di Dante c'è esattamente il movimento che agita ogni costruzione umana e l'intero universo. Lo stessomovimento che si ritrova negli atomi della fisica, nella tempesta6 , nelle partiture musicali, nel sangue7 e nel volo. Per questo Mandel'stam guarda alle scienze: perché non c'è psicologismo nella sua lettura del testo. Nel Discorso non c'è spazio per la descrizione, dunque nemmeno per quella descrizione di secondo grado che è l'analogia. Il movimento della creazione scuote i testi: i significati oscillano, l'integrità nelle immagini è violata. «È un procedimento tipicamente dantesco», scrive Mandel'stam. Ed è un procedimento tipicamente mandel'stamiano, che ritroviamo persino nelle prose, nei «taccuini» che si sviluppano parallelamente ai saggi maggiori. Come il Viaggio, anche il Discorso si sviluppa in taccuini8 • In questi frammenti, le minute in margine, oscillano le immagini e i significati del testo maggiore. Cos'è un'immagine? Un mezzo per... 9 In tutto il Discorso la parola orudie (mezzo, strumento) ha un'importanza decisiva. Ma «mezzo» è solo uno dei significati di orudie, che vuol dire anche «cannone, pezzo d'artiglieria». Ed ecco che, verso la fine del primo frammento, orudnyj, come aggettivo, contiene entrambi i significati: [gli usurpatori del seggio papale] potevano restare indifferenti al fuoco d'artiglieria con cui Dante li giustiziava secondo le leggi della metamorfosi poetica 10• L'«immagine-mezzo» entra così in quel campo di battaglia che è, per Mandel'stam, il farsi della poesia: «in poesia è sempre guerra». Per questo Dante è «lo stratega delle trasformazioni e degli incroci». Così il Discorso, e i taccuini, si rivelano decisivi per entrare nel 23

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