Il piccolo Hans - anno XVII - n. 67 - autunno 1990

7. Leggere.: una risorsa Il servizio militare, quando non era l'orrore del combattimento, o rabbia contro le vessazioni della caserma, era noia, tedio, solitudine. L'alcol, la masturbazione, le fantasie erotiche costituivano la prima, più elementare, difesa contro tutto ciò. Vi fu tuttavia - e ciò valse anche peri civili deprivati in patria materialmente e cultur�lmente - una risorsa, sia pure minoritaria, sulla quale, quasi a liberarsi anch'egli dallo squallore di ciò che analizza, Paul Fussèll ama soffermarsi: questa risorsa fu la lettura. · · Mol. te pagine sono dedicate in Tempo di guerra, alla prestigiosa rivista inglese «di letteratura e arte» di Cyril · Connolly, «Horizon>>, un .«nobile tentativo.:. di tenere in vita una cultura ricca e soddisfacente» malgrado - e contro - il generàle abbassamento di tono della vita civile di quegli anni. · «Horizon», il cui primo numero venne pubblicato nel dicembre 1939, ospitò mensilmente, sino alla fine della · guerra e oltre, poesie e prose dei migliori scrittori, non so- . lo inglesi, saggi di critica letteraria e artistica, interventi sulla cultura e sulla politica: il tutto, normalmente, di alto livello. Dylan Thomas, Stephen Spender, T.S. Eliot, · Graham Greene, E.M. Forster, George Orw�ll, Aldqus Huxley, H.G.. Wells, e molti altri vi collaborarono, insieme a scrittori piÌl giovani e meno iloti, alcuni dei quali inviarono i loro testi dalle zone di operazione e dai campi di · battaglia; la saggistica vide, tra gli altri, i nomi di Bene- . · detto Croce, Hermanri Resse, Bertrarid Russell, Gide, Sartre, Koestler, e spaziò su un'amplissima gamma di temi; le illustrazioni (in bianco e nero, date le limitazioni di guerrà alla qualità della carta e alla stampa) riprodussero open:! di Monet, Picasso, Lipschitz, Arp, Gris, Duchamp. E sul retrocopertina - sottolinea Fussell - vi era un modulo di indirizzo postale per rendere più facile al lettore 184

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