Il piccolo Hans - anno XVII - n. 67 - autunno 1990

imparare a farlo con due. Subito dopo che ha imparato a camminare, si trova di fronte a un mondo assai più vasto di quello che conosceva fino ad allora, e questo mondo nuovo e più complesso richiede nuove esplorazioni e nuovi sviluppi. Anche dopo che ha imparato a parlare, i suoi orizzonti si allargano con conseguenze simili, e così via per tutta la vita. Dal successo raggiunto nell'affrontare le richieste via via poste dal suo stesso sviluppo, dipende il successo con cui affronta i nuovi compiti (non tenterò neppure di sbrogliare questa matassa di interazioni senza fine). A costo di venire accusato di dicotomia aristotelica, propongo di trattare come entità separate, da una parte una specie di capacità scimmiesca di acquisire le abilità tecniche, dall'altra la capacità di attingere il pieno sviluppo intellettuale ed emotivo. Ora, è caratteristico che abilità tecniche di tipo meccanico vengano trasmesse facilmente, mentre, tutto al contrario, lo sviluppo emotivo non lo è affatto. Ne segue che un individuo particolarmente dotato di inventiva scientifica può conferire quasi immediatamente nuovo potere a migliaia di suoi simili: la mimesi in questo campo è tanto facile quanto efficace. Nel campo dello sviluppo emotivo e intellettuale, invece, la situazione è molto diversa: la mimesi non vale nulla, anzi è un serio pericolo, poiché produce una falsa apparenza di sviluppo. Non si è ancora trovato il modo di trasmettere lo sviluppo emotivo al di là di un raggio d'azione irrimediabilmente limitato. Ne segue che nel gruppo sociale la sorte del progresso tecnico è essenzialmente nelle mani dei più dotati dal punto di vista tecnico, mentre quella dello sviluppo emotivo è essenzialmente nella mani di sotto-sviluppati in senso emozionale che sono però bene equipaggiati in senso mimetico. Dobbiamo quindi necessariamente sperare che venga sviluppata una tecnica dello sviluppo emozionale, e non ci vuol molto a capire che è proprio questo che noi, in quanto membri di questa associazione, siamo chiamati a fare. Tuttavia voglio di146

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==