Il piccolo Hans - anno XVII - n. 67 - autunno 1990

schauung di Croce e gli eventi ancor più funesti dei successivi decenni lo approfondiranno. La lunga vigilia Negli anni successivi alla prima guerra mondiale, Croce sarà costretto dai nuovi, e forse più inquietanti, eventi storici a concentrare la sua attenzione sul nodo più delicato che le vicende belliche gli avevano suggerito: quello del rapporto tra etica e politica. Nel 1922 appare il volume dei suoi Frammenti di etica, nel 1924 gli Elementi dipolitica. Più avanti, nel '31, «frammenti» e «elementi» saranno ricomposti e riproposti in Etica e politica che ospita anche quel Contributo alla critica di me stesso del 1915. (Ed è molto significativo che tra «etica» e «politica» si insinui anche la confessione autobiografica composta mentre l'Italia si preparava alla guerra.) Le date che scandiscono queste pubblicazioni sono significative: sono tutti momenti drammatici in cui le sorti della libertà sembrano essere in balia di un destino funesto. In una pagina intensa dei suoi Taccuini (6 ottobre 1926) Croce semina ulteriori indizi per comprendere la sua insistente attenzione per il problema del rapporto tra etica e politica e questa volta la scrittura si colora di una sofferta tonalità personale: Ho riesaminato ancora una volta per ogni verso la situazione presente: e il riesame mi avrebbe lasciato nella depressione della tristezza, se non mi fossi rammentato di cosa che, da filosofo, ho ragionato, dell'errore cioè di porre i problemi politici in termini estrinseci, scrutando l'Italia e temendo o sperando per lei; laddove l'unico modo di porli è quello personale e morale, che cerca e mette capo alla determinazione del quid agendum personale, del proprio dovere48 • 111

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