Il piccolo Hans - anno XVII - n. 67 - autunno 1990

tavano motivi per spingere alla mischia («mi stupisce[...] il tentativo d'indurre un popolo alla guerra a forza di raziocini e sollecitazioni»). Preferiva pensare alla guerra come a un impulso inevitabile, «qualcosa che mille raziocini ed incitamenti non producono, ma che, a un tratto, non si sa come, si produce da sé, invade l'anima e il corpo, ne centuplica e indirizza le forze, e si giustifica da sé, pel solo fatto che è ed agisce»11 • Così pensava nel 1914. Ma questa stessa difficoltà a estrarre ragioni per parteggiare, lo induceva a diffidare di certe «passioni» improvvise e clamorose come quelle poi manifestate dai suoi «amici» vociani12 • L'Esame di coscienza del Serra, ad esempio, gli suonava come «un'assai dolorosa confessione»13 , un «documento di patologia»14; a Prezzolini, tutto preso da un fervore di schierarsi, prosaicamente ricordava che «farabutti ce ne sono in entrambi i campi, in quello dei neutralisti come in quello degli interventisti»15 e all'amico Casati confidava, insieme al suo disappunto («considero la guerra come un disastro, che solo un aiuto della fortuna potrà attenuare o convertire in bene»16), gli umori non certo esaltanti che le diffuse "passioni di guerra" gli provocavano («Basta, io ridivento pugliese, e da buon pugliese dico come nelle cattive annate, con rassegnazione: stiamo sotto il cielo»17). Stiamo sotto il cielo: Croce - fedele al suo «sentimento nazionale» - non rinuncia a pensare al quid agendum e, malgrado la guerra non gli ispirasse né ragioni, né passioni, cercherà ugualmente (aprile-maggio 1915) di impegnarsi a Napoli per la «preparazione civile»18 alla guerra, presiederà un «Comitato centrale di organizzazione civile e di assistenza sociale» e non si sottrarrà neppure al compito di stendere il testo di un manifesto perché la città si tenga pronta («Nessuna impazienza; nessuna bramosia di accrescere inutilmente la terribile strage: la più fredda e italiana lucidità di mente, la più completa libertà di discussione, ma tenersi pronti»19). Ma i giorni dedicati al101

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