Il piccolo Hans - anno XVII - n. 66 - estate 1990

Totemismo La parola «totemico» è stata abbandonata, ma è ancora il caso di tracciarne i contorni. Lévi-Strauss (1962, 15) precisa che, utilizzando questo termine, si confondono due problemi: Primo, quello posto dalla frequente identificazione di esseri umani con piante o animali, che rinvia a delle vedute molto generali sui rapporti dell'uomo con la natura; queste vedute interessano l'arte e la magia, non meno che la società e la religione. Il secondo problema è quello della denominazione dei gruppi fondati sulla parentela, che si può fare con l'aiuto di vocaboli animali o vegetali, ma anche in molte altre maniere. Il termine totemismo va bene solo nei casi di coincidenza fra i due ordini. Si nota che, in certe società, una tendenza molto generalizzata a postulare dei rapporti intimi fra l'uomo e gli esseri o oggetti naturali è utilizzata per qualificare concretamente delle classi di parenti o di supposti tali. Data la difficoltà di delimitare con precisione il campo compreso nel termine, esso è stato a poco a poco abbandonato, benché sopravviva nell'uso corrente con il significato molto generale di «metodo di classificazione derivante dalla scienza "primitiva" che fa corrispondere diversi elementi del regno della cultura a diverse entità del regno della natura» (Panoff e Parrin, 1973, 258-9). Ciò che resta del totemismo non deve essere però confuso con la credenza in un rapporto fra un individuo e un animale che diventerebbe perciò il suo spirito custode (vedi a questo proposito Lévi-Strauss, 1962, 26). 76

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