Il piccolo Hans - anno XVII - n. 66 - estate 1990

Si potrebbero ricordare mille problemi di classificazione, secondo altre logiche o in contesti diversi. Perec (1982, 119-20), imitando Borges e riferendosi a testi amministrativi ufficiali, distingue: «A) animali sui quali si fanno scommesse, B) animali di cui è proibita la caccia dal 1° aprile al 15 settembre, C) balene arenate, D) animali il cui ingresso nel territorio nazionale è sottoposto a quarantena, E) animali in comproprietà, F) animali impagliati, G) eccetera, H) animali che possono trasmettere la lebbra, I) cani per ciechi, J) animali beneficiari di importanti eredità, K) animali che si possono trasportare in cabina, L) cani perduti senza collare, M) asini, N) giumente presumibilmente gravide». Nel campo del «pensiero selvaggio» Lévi-Strauss segnala che «gli indiani Navaho, che si proclamano da soli "grandi classificatori", dividono gli esseri viventi in due categorie, a seconda che siano o menq dotati di parola. Gli esseri senza parola comprendono gli animali e le piante. Gli animali si dividono in tre gruppi: quelli che corrono, quelli che volano e quelli che si arrampicano; ogni gruppo subisce a sua volta una doppia divisione: quella fra "viaggiatori di terra" e "viaggiatori d'acqua" da un lato e quella fra "viaggiatori diurni" e "viaggiatori notturni" dall'altro. La suddivisione delle specie ottenuta con questometodo non corrisponde sempre a quella della zoologia. Succede così che degli uccelli raggruppati a coppie sulla base di una opposizione maschio/femmina appartengano di fatto allo stesso sesso, ma a generi diversi; perché l'associazione è fondata da un lato sulla loro taglia relativa e dall'altro sul loro posto nella classificazione per colori e sulla funzione che è loro assegnata nella magia e nel rituale». Nella tavola presentata da Mary B. Black (1977, 94), che riguarda le categorie proprie agli indiani Ojibwa, si nota che la classe delle «cose viventi» comprende degli 73

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