Il piccolo Hans - anno XVII - n. 66 - estate 1990

se ne andò. Riguardo al cane, Konrad Lorenz scrive3 : Quasi tutti i mammiferi segnano il loro territorio in riferimento all'odorato, il loro senso più sviluppato. Un cane ben educato si astiene da questo richiamo delle barriere doganali nella sua casa, dove, in ogni caso, l'atmosfera è sufficientemente impregnata del suo odore e di quello dei suoi padroni. Ma quando un cane estraneo, o peggio ancora, un nemico conosciuto e aborrito supera la soglia, anche se solo di sfuggita, allora le inibizioni cadono di colpo e il cane considera un suo preciso dovere combattere l'odore del suo nemico con un richiamo immediato al suo. Col che il padrone vede sgomento questo modello di cane da appartamento fare il giro della casa levando la zampa coscienziosamente su tutti i mobili, uno dopo l'altro. Jacob von Hexki.ill4 si è interessato anche all'universo degli animali e ha mostrato che sarebbe del tutto anacronistico credere che il cane all'occorrenza percepisca il nostro universo materiale e gli oggetti nel nostro stesso modo: Se facciamo del cane l'abitante della casa, [...] vi sarà un gruppo di oggetti che, per il cane, presenteranno ia connotazione bevanda e la connotazione nutrimento. La scala avrà indubbiamente una sorta di connotazione ascendente. Ma la maggioranza dei mobili non presenterà per il cane che una connotazione di ostacolo, soprattutto le porte e gli armadi, che contengano libri o vasellame. L'insieme dei piccoli utensili domestici: cucchiai, forchette, fiammiferi, ecc. non presenteranno alcun interesse per il cane e costituiranno per lui altrettanti escrementi. Si converrà tuttavia, nell'insieme, che i cani 47

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