Il piccolo Hans - anno XVII - n. 66 - estate 1990

dio centrale del romanzo e Jules Verne riprenderà con cura questa immagine archetipa in Ventimila leghe sotto i · 12 man... » . Freud confermerà la valenza femminile ed aggressiva del ragno: «Secondo Abraham- egli scrive-, il ragno è nel sogno un simbolo della madre, ma della madre fallica, che si teme, così che la paura del ragno esprime il terrore per l'incesto con la madre e l'orrore per il genitale femminile»13 • La più straordinaria esemplificazione in tal senso ci verrà fornita da Lautréamont, nella descrizione del ragno che di notte, durante il sonno, viene a succhiare il sangue, riproponendo dunque l'immagine del ragno vampiro al femminile già cara ad Hugo: 174 Ogni notte, nell'ora in cui il sonno è giunto al massimo grado d'intensità, un vecchio ragno della specie grande sporge lentamente la testa da un buco del suolo, a una delle intersezioni degli angoli della stanza. Ascolta attentamente se qualche brusio muove ancora le mandibole nel1'atmosfera. Data la sua .conformazione d'insetto, il meno che possa fare, se pretende d'accrescere con brillanti personificazioni i tesori della letteratura, è attribuire mandibole al brusio. Quando s'è assicurato che il silenzio regna tutt'intorno, ritrae successivamente dalle profondità del suo nido, senza l'ausilio della meditazione, le varie parti del corpo, e procede a passi misurati verso il mio giaciglio. Cosa degna di nota! io, che faccio indietreggiare il sonno e gl'incubi, mi sento paralizzato nella totalità del corpo, quand'egli s'arrampica lungo i piedi d'ebano del mio letto di raso. Mi stringe la gola con le zampe, e mi succhia il sangue col ventre. Semplicemente! Quanti litri d'un purpureo liquore, di cui non ignorate il nome, s'è bevuto, da quando compie il medesimo maneggio con una persi-· stenza degna di miglior causa! Non so che cosa gli ho f a tto perché si comporti in questo modo

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