Il piccolo Hans - anno XVII - n. 66 - estate 1990

di fuga. Spesso, non appena si palesa, con l'aria smarrita, l'epeira si getta su di lui, e senza complimenti lo divora. E ferocia� No, è stupidità. Anche lei attende il maschio, ma il suo interesse è diviso fra l'arrivo del visitatore e quello per la preda. La tela ha vibrato, lei balza, afferra e divora. Un secondo maschio, qualora si presentasse, sarebbe forse accolto volentieri, una volta compiuto questo primo sacrificio, potrebbe forse questo errore, se mai lo è, risvegliare del tutto l'istinto amoroso di questa femmina distratta? Ferocia, stupidità; v'è anche un'altra spiegazione che fornirò più tardi, riguardo alla mantide ed alla cavalletta: è assai probabile che il sacrificio del maschio, o di un maschio, sia assolutamente necessario e che questo sia un rito sessuale. Il piccolo maschio, dunque s'avvicina; se è riconosciuto, e se la sua venuta coincide con l'epoca riproduttiva della femmina, lei non si comporta diversamente da tutte le sue simili, e sebbene sia più grossa e robusta, fugge, si lascia, tutta vezzosa, scivolare lungo un filo; il maschio imita questo gioco, scende, lei sale, lui sale; allora conoscenza è fatta, si esplorano, si palpano, il maschio gonfia la sua pompa ed avviene l'accoppiamento. È rapido, ed il maschio è sul chi vive, pronto alla fuga al minimo movimento del1' avversario: e spesso non ne ha il tempo. Non appena la fecondazione è avvenuta, l'orchessa si gira, d'un balzo, e divora l'amante nel luogo stesso dei suoi amori. Si dice persino che non sempre attenda la fine dell'operazione e che, preferendo un buon pasto ad una carezza, interrompa il gioco con un colpo di mandibola. Quando il maschio ha la fortuna di poter fuggire, sparisce immediatamente come un lampo, . scivola come un fulmine lungo il suo filo10 . Queste considerazioni, per così dire «tecniche» sulla natura del ragno, trovano un loro preciso riscontro in am172

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