Il piccolo Hans - anno XVII - n. 66 - estate 1990

tini delle sue lunghe dita, nei meccanismi, nei muscoli, in tutte le articolazioni della sua macchina, una specie di tela virtuale, il cui reticolo a larghe maglie, sospeso ora ai rami dei vostri viali o dei nostri alberi da frutto, non è che la realizzazione. Indubbiamente i mille movimenti subordinati, il cui combinarsi, determinato dal1'afflusso delle sensazioni e regolato dalla natura, ha prodotto la tela, hanno procurato al piccolo tessitore un corrispondente numero di piccoli piaceri. Che cosa ha indotto questo animale alla ricerca di questo piacere? Quel vago presentimento che, lo sappiamo tutti, accompagna o forse addirittura costituisce ogni passione8 • Diversa ancora è l'opinione di Rémy de Gourmont che, polemizzando con il finalismo positivistico, prende spunto dalle modalità d'accoppiamento dei ragni per vedervi non già il risultato di un'astuzia della natura, ma di quella casualità che a suo parere governa il comportamento animale: "Sembra che nulla in natura sia organizzato in vista di un bene; le cause generano ciecamente altre cau­ �e: alcune mantengono la vita, altre la incrementano, altre ancora la distruggono; noi le valutiamo diversamente, in base ai suggerimenti della nostra sensibilità, ma di per se stesse non sono qualificabili, sono dei modi d'agire, e questo soltanto»9 • Ritornando alle consuetudini dei ragni egli vede poi nel comportamento del maschio il risultato della sua stupidità, e nella sua uccisione una specie di rito sacrificale: Arriva un giorno in cui il maschio si sente inquieto; i moscerini non gli bastano più; parte, lascia la dimora che forse non rivedrà più. Infatti è preoccupato, e la paura si mescola al desiderio, poiché l'amante che s'accinge a sollecitare è un'orchessa. Perciò si prepara una via d'uscita, in caso di conflitto; tende un filo dalla tela della femmina ad un ramo vicino, percorso d'arrivo e 171

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